Sabato 18 giugno si è svolta l’edizione italiana del TEDx promossa dall’organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation che da ventisei anni gestisce le conferenze globali TED. Ma cos’è il TEDx? Alcuni penseranno al simpatico orsetto, invece è l’appuntamento che riscuote un enorme successo tra i top manager delle principali aziende mondiali perché è capace di riunire allo stesso tavolo un selezionato numero di relatori per condividere e interagire, con ospiti altrettanto selezionati, esperienze e racconti allo scopo di divulgare le idee che meritano di essere diffuse. Tra questi, anche Paolo Campiglio, presidente della società farmaceutica Daclé, in qualità di coordinatore del piano d’investimenti del consorzio privato del comparto produttivo chimico-farmaceutico.

Il tema di quest’anno è stato sviluppato attraverso le storie dei 12 speaker provenienti da ambiti molto differenti ma con una caratteristica in comune: sono imprenditori e sognatori che hanno chiuso nello zaino fantasia e immaginazione fino a diventare titolari di un’avventura che vale una vita, a tratti anche difficile e tortuosa ma proprio per questo completa. Qualcosa che alla fine, vista nel suo complesso, è diventata una narrazione che vale la pena condividere con gli altri, perché possa trasformarsi in una sorta di navigatore satellitare dell’arte di stare al mondo a cui la tecnologia non ha pensato. O almeno non ancora.

Quindi 12 avventure di chi ha scelto di mettersi in viaggio per raggiungere ciò che aveva in mente, ma godendosi anche il paesaggio circostante, insomma il racconto di un viaggio in cui ci si gode l’arrivo, ma soprattutto il percorso.

Next Level -il titolo del tema annuale- è l’uscita successiva, il passaggio a livello, la linea di confine, la vetta, l’alba di un nuovo giorno che nasce dietro le colline: passare oltre significa crescere e guardare il mondo farsi un po’ più grande e affascinante, perché come insegna il romanzo «Il gabbiano Jonathan Livingstone» di Richard Bach: “Più in alto si vola e più si vede lontano”.

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Paolo Campiglio, presidente Daclé