Per gentile concessione di RMF FM (Radio Małopolska Fun) pubblichiamo un frammento dell’ampia intervista dell’emittente polacca a Paolo Campiglio, presidente di Daclé SA, che risalta la presenza di un piccolo MIT nel cuore dell’Europa.

Paolo Campiglio è da oltre un decennio nel sistema delle relazioni economiche e diplomatiche con i paesi dell’Europa centrale e orientale.

Prima come vice-presidente esecutivo della Camera di Commercio Italo-Polacca con sedi a Milano, Varsavia e Białystok, nella quale ha avuto le deleghe al personale e alle relazioni internazionali. Poi come amministratore delegato della società farmaceutica Daclé Polska e recentemente come responsabile del progetto industriale e coordinatore del piano d’investimenti all’interno del consorzio privato del comparto produttivo chimico-farmaceutico che ha il proprio centro di ricerca nel Parco Tecnologico di Cracovia, un piccolo MIT (Massachusetts Institute of Technology) nel cuore produttivo dell’Est Europa.

Appena riconfermato in questo ruolo anche per il triennio 2019-2021, sottolinea che “in quanto rappresentante di tutte le aziende europee che aderiscono al consorzio la mia priorità è quella di garantire il funzionamento impeccabile delle nostre attività, nel massimo rispetto delle complesse regole che governano l’affascinante mondo delle relazioni internazionali e del commercio estero. Sento il dovere di mantenere alta la reputazione di ciascuna di esse e dell’insieme del lavoro collegiale, servendo i nostri clienti nel miglior modo possibile e collaborando con le principali istituzioni pubbliche, a partire dalla Commissione europea, all’Agenzia per gli investimenti esteri, all’Agenzia di sviluppo industriale e ai Voivodati.

Lo scorso triennio è stato davvero eccezionale per noi, con un fatturato complessivo che sfiora 1 miliardo di euro abbiamo raggiunto il risultato più elevato nella storia delle associazioni temporanee d’impresa in Polonia e siamo certi di poter continuare a mantenere la leadership di mercato nel più grande Paese di recente adesione all’Unione europea. Si tratta di un risultato impressionante, trainato da alcune importante scoperte medico-scientifiche che hanno generato ricavi straordinari per le aziende socie del consorzio e per l’intero sistema consortile.

La nostra presenza nell’Europa centrale e orientale resta forte grazie al supporto degli uffici amministrativi di Bruxelles e Varsavia e alla rete di rappresentanti nazionali fornita dalle imprese consociate.”

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